Il calcio dell' Asino

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Il calcio dell’Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)

Sotto il cappello... pensieri scarmigliati

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martedì 24 novembre 2015

Una volta ho pensato che noi elettori siamo proprio dei deficienti

Una volta ho pensato che noi elettori siamo proprio dei deficienti se ci lasciamo convincere da discorsi, chiedo scusa ai discorsi, come questo sentito in un talk show politico e poi lo eleggiamo al Parlamento. Non ricordo se fossi sintonizzato su Ballarò, su di martedì, o su Piazza pulita o sulla Gabbia. Sono sicuro che non era Porta Porta: il mio televisore cambia automaticamente canale quando comincia la sigla del programma del neo-renziano.
Non ricordo il nome del parlamentare. Era uno di quei peones adesso di Renzi, come prima lo era stato di Letta, di Bersani, di Prodi.
Si parlava di crisi. Lui porello, anima candida dice:
''Che si fa? Si fa quel che si deve fare (ma cosa? penso io), niente di più e niente di meno. Se riusciamo a fare quello che si deve fare (ma cosa? ripenso) c' è uno spazio di consenso politico in cui noi  possiamo collocarci.  Per conquistare il consenso (bravo, penso, ora dice come affrontare la crisi), dobbiamo rettificare la nostra idea (che chiaramente era storta, commento a voce alta), attualmente così generalizzata (e certo, più generale di così, ricommento). La nostra deve essere una battaglia per significati (SI' MA QUALI, urlo), evitando di navigare a vista, ricordando che c' è una partita da giocare. Dobbiamo fare almeno tre gol evitando che ne facciano a noi, ma bisogna mettercela tutta (so io dove, penso). E almeno, per quanto sia difficile, credo che sarà divertente, perché adesso il terreno di gioco è proprio quello adatto al nostro gioco di squadra, che con gli uomini messi in campo ha potenzialità enormi...''.
A questo punto ho pensato che anziché seguire Ballarò, di martedì, Piazza  pulita, la Gabbia, Porta porta no perché il mio televisore cambia automaticamente canale quando comincia la sigla del programma neo-renziano, ero sintonizzato, a mia insaputa, sul Processo del lunedì di Enrico Varriale, già di Biscardi il rosso.
Ho pensato di seguire ''Crozza nel Paese delle meraviglie'', poi ho pensato che Maurizio Crozza è più bravo di qualsiasi scalzacane di deputato.
Ho pensato che anche i democristiani della prima repubblica, e Renzi e i neorenziani sono i Dc del terzo millennio, parlavano così. Ci prendevano ugualmente per il culo, ma in maniera più elegante e colta.

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